L'avvocata Ebru Timtik si è lasciata morire per difendere diritti e libertà

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L'avvocata Ebru Timtik si dichiarava innocente e per dimostrarlo aveva iniziato uno sciopero della fame dopo che era stata condannata a 13 anni di reclusione per «appartenenza a un’organizzazione criminale». Da 238 giorni Timtik consumava solo acqua zuccherata, tisane e vitamine, al momento del decesso, giovedì, pesava 30 kg. Non mangiava perché voleva un processo equo, una protesta cui si era unito anche il collega Aytac Unsal. Entrambi facevano parte dell’Associazione contemporanea degli avvocati, un gruppo specializzato nella difesa di casi politicamente delicati. Fonte Se Non Ora Quando - Torino