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Violenza contro le donne: Il sesso senza consenso è sempre stupro

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Per contrastare le violenze sessuali è necessario, infatti, cambiare gli atteggiamenti sociali basati sulla discriminazione di genere e sulle relazioni di potere di genere e contrastare la cultura dello stupro, intesa come normalizzazione della violenza sessuale. Per questo, Amnesty International Italia chiede che oltre alla modifica della norma del Codice penale che regola la violenza sessuale siano messe in atto misure per promuovere una cultura del consenso come sinonimo di condivisione e rispetto. Fonte La Repubblica

 

Per un 2030 senza abusi su bambine e ragazze

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Mutilazioni genitali, matrimoni precoci, preferenza per i figli maschi. Ogni giorno in tutto il mondo centinaia di migliaia di bambine e ragazze subiscono abusi fisici e psicologici. Famiglie, amicizie e comunità a cui appartengono ne sono spesso consapevoli e conniventi. Le conseguenze si ripercuotono su tutta la società, rinforzando anche stereotipi e disuguaglianze di genere. Fonte ingenere.it

 

Sessanta proposte per il patto di collaborazione antirazzista della Città di Torino

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Con una delibera approvata il 17 marzo, Torino è stato il primo comune in Italia a dichiarare che il patrimonio di azioni e pratiche antirazziste è un bene comune cittadino. A seguito di tale impegno, la Città ha pubblicato un avviso pubblico per presentare proposte di collaborazione su tre ambiti specifici: aumentare la conoscenza della natura dei crimini d’odio razzisti presso le comunità delle potenziali vittime e il resto della società; costruire spazi per il dialogo facilitato e lo scambio di pratiche fra soggetti diversi; costruire strumenti per favorire la denuncia dei crimini d’odio razzisti e rafforzare la capacità di perseguirli e sanzionarli. Fonte TorinoClick

 

L'intervista a Silvia Romano. La libertà non è relativa

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Silvia Romano risponde così alla domanda su come sia possibile che una ragazza libera scelga una condizione in cui lo è di meno, è sottomessa, è considerata inferiore rispetto all’uomo. ”Il concetto di libertà è soggettivo e per questo è relativo. Per molti la libertà per la donna è sinonimo di mostrare le forme che ha; nemmeno di vestirsi come vuole, ma come qualcuno desidera. Io pensavo di essere libera prima, ma subivo un’imposizione da parte della società e questo si è rivelato nel momento in cui sono apparsa vestita diversamente e sono stata fatta oggetto di attacchi ed offese molto pesanti. C’è qualcosa di molto sbagliato se l’unico ambito di libertà della donna sta nello scoprire il proprio corpo. Per me il mio velo è un simbolo di libertà, perché sento dentro che Dio mi chiede di indossare il velo per elevare la mia dignità e il mio onore, perché coprendo il mio corpo so che una persona potrà vedere la mia anima. Per me la libertà è non venire mercificata, non venire considerata un oggetto sessuale”. Fonte NoiDonne

 

Nel mese dedicato all’orgoglio arcobaleno, una selezione di film a tematiche LGBT

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La neonata piattaforma digitale Miocinema con la rassegna Pride propone 22 film a tematica LGBT in omaggio alle lotte sostenute per i propri diritti ed all’orgoglio della comunità arcobaleno, celebrate a fine giugno.  Hanno presentato la manifestazione, Vladimir Luxuria, attivista dei diritti Lgbt e direttrice artistica del Lovers Film Festival, Andrea Occhipinti, fondatore, produttore e distributore della Lucky Red, Claudio De Pasqualis (Efisio Mulas), autore e conduttore radiofonico. Fonte Noidonne.org

 

Supporto giuridico della Città a Ema Stokholma nella battaglia legale per molestie

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«La Città condanna l’accaduto è garantirà supporto giuridico all’artista nel procedimento giudiziario avviato dalla denuncia». Per la Giunta di Palazzo civico è intervenuto l’assessore all’innovazione, Marco Pironti, che ha confermato la dinamica dell’episodio di molestia sessuale avvenuto durante la sessione di prove dello spettacolo del 24 giugno, in occasione della festa patronale di San Giovanni: “Ema Stokholma è stata uno degli artisti che abbiamo voluto ingaggiare anche per la sua storia personale, legata alle violenze subite assieme al fratello durante l’infanzia. Ema dimostra che con la determinazione si possono sempre raggiungere risultati di rilievo; lei è un simbolo di rivalsa. Fonte CittAgorà

 

La denuncia di Ema Stokholma: "Filmata con un cellulare sotto la gonna mentre lavoravo"

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Filmata con un telefonino sotto la gonna mentre era impegnata nelle prove per la festa di San Giovanni a Torino. Lo ha denunciato la deejay Ema Stokholma, raccontando su Instagram di aver subìto delle molestie durante il soundcheck all'interno della Mole in vista della sua esibizione. Ha spiegato di aver deciso di denunciare, invitando le vittime a fare lo stesso ma ha lanciato un appello anche a chi è testimone "a non minimizzare", appello sostenuto anche dalla sindaca Chiara Appendino che, parlando di "rabbia e disgusto davanti a un evento simile", ha comunicato che il responsabile è indagato. Fonte La Repubblica.it

 

Disponibile la versione in italiano del primo rapporto del Grevio sull’attuazione della convenzione di Istanbul da parte dell’Italia

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Disponibile sul sito del Dipartimento per le pari opportunità la versione in italiano del primo Rapporto del GREVIO sull’attuazione della Convenzione di Istanbul da parte dell’Italia. Il Rapporto è il frutto del lavoro del gruppo di esperti del Consiglio d’Europa incaricato di monitorare l’attuazione della Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, ed era stato presentato il 13 gennaio 2020 nella versione originale, in lingua inglese. Fonte Dipartimento per le Pari Opportunità

 
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