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Notizie in evidenza

Superare le discriminazioni. Il bilancio della strategia nazionale Unar-Re.a.dy

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Il 28 giugno 2016 si è svolto a Torino l’evento finale nazionale del Progetto UNAR – RE.A.DY finalizzato a delineare una valutazione conclusiva delle attività svolte e a presentare i modelli formativi per le figure apicali della Pubblica Amministrazione sulla prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere.
 

SicuramenteDONNA®: Nuovi Corsi

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SicuramenteDONNA® è il metodo che stimola a prendere coscienza di sé e delle proprie possibilità, a riscoprire reazioni naturali ed istintive, a focalizzare gli aspetti inerenti l'attenzione, l'osservazione e la prevenzione, a rafforzare le capacità di reazione psicosociale, la stima di sé, la fiducia nel proprio corpo, insegnando gradualmente a strutturare soluzioni più efficaci in risposta a situazioni di difficoltà e pericolo. Nuovi corsi>> - Altre Info>>
 

"Imparare a dire no!" Un kit contro la violenza

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Offrire ai bambini strumenti per proteggersi dagli abusi sessuali e da altre situazioni di violenza, imparando a dire “no”, anche ad alcuni adulti. Sensibilizzare genitori, insegnanti, istituzioni e media sull’importanza della prevenzione. Sono questi gli obiettivi della campagna “Io proteggo i bambini” proposta dall’associazione Terre Des Hommes. La campagna consiste nella diffusione di un kit di strumenti che favoriscano la prevenzione di questi crimini.
 

Unioni civili sono legge

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La legge sulla "Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze" è stata approvata e l’Italia diventa il ventisettesimo Paese europeo a riconoscere legalmente le coppie dello stesso sesso. Il testo è stato approvato a Montecitorio con 372 voti a favore, 51 contrari e 99 astenuti. Leggi il comunicato stampa del Coordinamento Torino Pride.
 

Pubblicità Offensive

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Le cittadine e i cittadini possono segnalare pubblicità che ritengono offensive della dignità della persona o che contengono immagini che incitano atti di violenza sulle donne. Le segnalazioni posso essere inviate al Servizio Pari Opportunità della Città di Torino all’indirizzo e-mail: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. oppure tramite fax al numero 011.01124039. Le pubblicità segnalate saranno trasmesse allo IAP (Istituto per l’Autodisciplina Pubblicitaria). Per saperne di più>>

 

#IoParloeNonDiscrimino

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L’evento di presentazione della Carta di Intenti “Io Parlo e Non Discrimino” alla Cavallerizza Reale è stato molto partecipato e ha avuto un ottimo esito mediatico. Nella pagina Fb della Carta di Intenti sono disponibili alcune foto della mattinata. Molti interventi sono stati particolarmente interessanti. Nei prossimi giorni verranno pubblicati materiali interessanti. #IoParloeNonDiscrimino.

 

Io Parlo e non Discrimino

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Il 19 gennaio 2016 la Giunta Comunale della Città di Torino, in seguito alla Mozione n. 49/2015 del Consiglio Comunale, ha approvato la Carta di Intenti Io Parlo e Non Discrimino in collaborazione con la Città Metropolitana di Torino, il Consiglio Regionale del Piemonte, la Regione Piemonte e l’Università degli Studi di Torino per rimuovere l’uso discriminatorio del linguaggio dal punto di vista di genere da tutti i documenti. L’obiettivo è estendere l’adozione della Carta non solo ai soggetti pubblici ma anche ai soggetti privati (aziende private e partecipate, istituti bancari e assicurativi, media, ecc.) per dare avvio ad un percorso di diffusione di buone prassi nel territorio piemontese.

 

Ultimo Rapporto Istat sulla violenza contro le donne

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Una donna italiana su tre, secondo l’ISTAT, subisce un qualche tipo di violenza nel corso della vita. La fotografia della violenza sulle donne straniere, in particolare le moldave seguite da rumene e ucraine, (italiane 31,5% e straniere 31,3%) è pressoché identica nell'incidenza. In totale oltre sei milioni di donne hanno subito violenza fisica (20,2%) o sessuale (21%). Un milione 157 mila donne hanno subito stupri o tentati stupri. Ci sono anche i casi di minacce (12,3%), spintonamenti (11,5%), schiaffi, pugni, morsi (7,3%), colpi con oggetti contundenti (6,1%). Presenti anche tentativi di strangolamento (1,5%) e minaccia dell’uso delle armi (1,7%). Indagine ISTAT>>
 

Panchine rosse: installazioni permanenti contro la violenza alle donne

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Le 21 "Panchine rosse" collocate in Città per ribadire con forza un secco NO alla violenza sulle donne, sono caratterizzate da due occhi grandi che scrutano chi  passa, uno sfondo rosso e una frase, la citazione di un famoso scrittore. Oltre ad essere una denuncia del femminicidio, vogliono stimolare un confronto e una riflessione sulla violenza e sui cambiamenti culturali necessari per sconfiggerla, inducendo i cittadini a fermarsi, a non dimenticare ed a mantenere alta l’allerta. 
 
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